Le fibre artificiali vetrose (FAV) sono meno conosciute rispetto all'amianto, ma non per questo meno pericolose. Anch'esse possono comportare rischi per la salute, rendendo fondamentale una gestione sicura.
Le fibre artificiali vetrose (FAV) sono materiali con proprietà simili a quelle dell'amianto, il che ne ha favorito l'impiego in ambito isolante, sia termico che acustico, grazie anche alla loro resistenza al fuoco. Da quando l'amianto è stato bandito, sono state largamente utilizzate come sua alternativa. Tuttavia, successivi studi hanno rivelato che alcune di queste fibre, se inalate, possono anch'esse rappresentare un rischio per la salute.
Le FAV sono materiali sintetici simili all'amianto, costituiti da piccolissime fibre simili a filamenti, che sono però più spesse rispetto a quelle dell'amianto. I filamenti possono essere di vetro, roccia o altri minerali fusi e filati a temperature molto elevate. Successivamente, il materiale fuso viene filato in fibre molto sottili, simili a capelli umani, ma molto più fini. Infatti, se in un centimetro si possono affiancare 250 capelli, lo stesso spazio può contenere anche 2.000 FAV.
Anche se i rischi legati alle FAV sono generalmente inferiori rispetto a quelli dell'amianto, questi materiali possono rilasciare particelle o fibre durante l'installazione o se danneggiati. Se le fibre vengono respirate per lunghi periodi, possono provocare irritazioni alle vie respiratorie e in alcuni casi danni ai polmoni, per questo è importante gestirle con cura.
No, le FAV si distinguono in due macro-categorie: lane minerali e fibre ceramiche refrattarie (FCR). La pericolosità di questi materiali dipende dal diametro delle loro fibre e dalla loro biosolubilità.
Lane minerali
Le lane minerali sono materiali isolanti ottenuti dalla fusione e filatura di sostanze naturali come il vetro, le rocce o la scoria metallurgica. Queste includono la lana di vetro, la lana di roccia e la lana di scoria. La maggior parte delle fibre minerali moderne sono progettate per avere dimensioni e caratteristiche che le rendono meno pericolose, essendo spesso biosolubili. Tuttavia, possono diventare un rischio solo se le fibre sono abbastanza piccole da essere inalate (diametro inferiore a 3 micrometri) e, contemporaneamente, non sono biosolubili, il che significa che non si dissolvono rapidamente e possono accumularsi nei polmoni.
Fibre Ceramiche Refrattarie (FCR)
Le fibre ceramiche refrattarie (FCR) sono materiali utilizzati per isolare impianti che operano ad alte temperature, come forni industriali o caldaie. Queste fibre sono ottenute dalla fusione e filatura di materiali ceramici, principalmente ossidi di alluminio e silicio. A differenza delle lane minerali, le FCR sono meno biosolubili e quindi possono presentare maggiori rischi per la salute. Se inalate, soprattutto quando hanno dimensioni respirabili (diametro inferiore a 3 micrometri), le fibre ceramiche refrattarie possono accumularsi nei polmoni, causando infiammazioni e aumentando il rischio di malattie come il cancro al polmone e il mesotelioma.
Scopri come Ambita può aiutarti
Se hai il dubbio che nel tuo ambiente ci siano delle FAV pericolose,